TERAMO – (jacopodifrancesco) Un’altra buona prestazione, un altro risultato mancato. La difesa del Teramo ha subito solo un gol nelle ultime quattro uscite, ma l’attacco l’ha messa dentro una sola volta. Anche oggi è mancato il guizzo della vera punta, visto che per il resto la squadra ha ben figurato. 4-4-2 ormai solito per Vivarini, Paolucci sostituisce l’infortunato Cenciarelli e c’è Petrella in panchina, a sorpresa Moreo al fianco di Le Noci. Capuano risponde col 4-3-1-2, occhi puntati su Tremolada.
Il primo brivido della gara lo regala proprio il suo mancino che sfiora la traversa dalla lunga distanza al 10’. Il Teramo prova a imporre la sua manovra ma almeno nella prima mezz’ora non impensierisce i locali; la partita resta in equilibrio, serve una giocata o un errore dell’avversario, al 34’ Tonti prova a realizzare la seconda ipotesi, ma Mendicino spreca. Nel miglior momento dei toscani, Amadio s’inventa un grande assist per Le Noci, ma Madrigali salva con un miracolo con Baiocco che guardava da terra la palla che rotolava verso la porta.
La ripresa parte con gli stessi 22, ma a cambiare è il tema tattico del match, scende l’intensità e nessuna delle due squadre è anche lontanamente pericolosa. Vivarini vuole vincerla, e mette dentro prima Petrella e poi Forte passando a quel 4-2-3-1 in altre occasioni decisivo a gara in corso. Nonostante la trazione anteriore del Teramo sul “Città di Arezzo” continua ad aleggiare la noia più totale, nel finale però si accende Petrella. Il folletto da Pratola serve prima Le Noci che di testa impegna Baiocco, poi imbecca Amadio che complice una deviazione fallisce il destro della vittoria.
Mercoledì il Diavolo sarà ancora in campo, al Bonolis torna il Derby del Gran Sasso: battere L’Aquila potrebbe essere l’unica gioia dell’anno e la missione di certo non è impossibile.